VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863
Capitolo 52, Premio ai rivenditori di francobolli, lire 80,000.
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francobolli; e credo che l'incremento previsto non sarà inferiore al vero. Infatti nel 1862 furono venduti circa 41 milioni di francobolli, mentre nel solo
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Possenti relatore. La relazione dice: Premi ai rivenditori di francobolli, senza dire nè due, nè tre per cento. Sarà dunque di ciò che la legge
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francobolli che furono distribuiti.
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Capone. Con mia sorpresa veggo nel bilancio, e, lo veggo nella relazione della Commissione, la retribuzione agli spacciatori di francobolli calcolata
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venditori di francobolli, laddove bisognava citare la legge del 21 settembre 1862, n°891, ove l'articolo 5 fissa questo diritto al due per cento soltanto
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Menabrea ministro dei lavori pubblici. L'onorevole deputato Lazzaro muove due lagnanze relativamente ai francobolli: la prima riflette l'obbligo dei
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di francobolli, di cui è parola nel capitolo di cui ci occupiamo.
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certa parte dai rivenditori di francobolli della moneta di rame.
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La seconda lagnanza del deputato Lazzaro versa sulla mancanza di francobolli. Debbo confessare che su questo punto egli ha un po' di ragione. È vero
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Questa è una questione importante per le provincie meridionali. Non trovandosi chi voglia incaricarsi della rivendita dei francobolli, ne avviene che
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conto soggiungerò che i venditori di francobolli non sembrano disgustati perchè tutti i giorni espongono nuove domande per concessioni di siffatte
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In Napoli si comprende benissimo che la mancanza di francobolli derivi da circostanze indipendenti dalla volontà del Governo, ma nelle provincie
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Ordinariamente avviene che i venditori di francobolli, nelle condizioni attuali, in Napoli, non vogliono incaricarsi della vendita, e la ragione è la
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d'argento. In questo modo verrebbe facilitata la diffusione dei francobolli medesimi, e s'otterrebbe che la moneta di bronzo non essendo sproporzionata
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° Che i francobolli mancano ordinariamente nelle provincie meridionali; 2° Che la doppia tassa che da ciò deriva nuoce al credito del Governo italiano
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una parte di vero, la quale non si riferisce soltanto alla questione dei francobolli, ma a tutte le minute contrattazioni, e questo nasce dalla
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per il cambio delle monete di rame con quelle d'argento faceva sì che non si trovavano rivenditori di francobolli, ma diceva che quest'inconveniente si
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Accademia della crusca
